p.28 – PNL
PNL - Programmazione Neuro Linguistica
Pur percependo la realtà attraverso i cinque sensi, alcune persone sono prevalentemente visive, preferendo la vista per analizzare e descrivere la realtà. Altre sono più uditive poiché si focalizzano molto sulla scelta delle parole e dell’eloquio più appropriato e armonico. Altri ancora sono cinestesiche in quanto filtrano tutto attraverso i sensi del tatto, dell’olfatto e del gusto.
Gli ideatori della PNL sono Richard Bandler (matematico, psicoterapeuta e musicista) e John Grinder (linguista). Essi coniarono il termine per denotare un presunto collegamento teorico fra i processi neurologici ("neuro"), il linguaggio ("linguistico") e gli schemi comportamentali appresi con l'esperienza ("programmazione"), sostenendo che questi schemi possono essere organizzati per raggiungere specifici obiettivi nella vita.
Il nome scelto dai fondatori della disciplina sintetizza tre componenti:
• Programmazione, cioè la capacità di influire sulle modalità di comportamento che sono variabili e fondate sulla percezione e sull'esperienza individuali. Tramite la PNL si interviene su una gamma predefinita di comportamenti (programmi o schemi), che funzionano in modo inconsapevole ed automatico
• Neuro, ovvero i processi neurologici del comportamento umano, basato su come il sistema nervoso riceve stimoli dagli organi di senso e li rielabora come percezioni e rappresentazioni
• Linguistica, che definisce il sistema con cui i processi mentali umani sono codificati, organizzati e trasformati attraverso il linguaggio
L’idea centrale della PNL è che la totalità dell’individuo interagisce nelle sue componenti:
• "fisiologia": parte programmazione e cioè schemi comportamentali
• "convinzioni": parte neuro
• "linguaggio":parte linguistica,
Facendo interagire queste componenti elabora percezioni della realtà, con determinate caratteristiche qualitative e quantitative. L'interpretazione individuale di questa struttura viene chiamata mappa. Quando la rappresentazione soggettiva della mappa è limitante (pensieri depotenzianti, credenze limitanti) Intervenendo sulle tre componenti della struttura percettiva (cioè della propria mappa) la persona può intraprendere cambiamenti di atteggiamento e di comportamenti. La PNL ha quindi tra gli scopi l'obiettivo di sviluppare abitudini/reazioni di successo, amplificando i comportamenti "facilitanti" (cioè efficaci) e diminuendo quelli "limitanti" (cioè indesiderati). Il cambiamento può avvenire anche riproducendo ("modellando") precisamente i comportamenti delle persone di successo allo scopo di creare per il cervello un nuovo "strato" di esperienza (una tecnica chiamata modeling, o modellamento).
Anche in questo caso il modellamento ricalca i tre aspetti fondamentali:
• schemi comportamentali (parte programmazione)
• convinzioni e atteggiamento psicologico (parte neuro)
• il linguaggio - verbale, non verbale e paraverbale - (parte linguistica)
La PNL è un valido aiuto alla creatività, in quanto ci insegna come definire degli obiettivi ben formati, cioè come trasformare un desiderio in risultato. La corretta definizione e formulazione di un obiettivo è tanto importante nella vita personale, quanto nel processo creativo per
• Identificare il problema
• Definire la sfida creativa
Come deve essere un obiettivo ben formato?
• Esplicitato in positivo: anziché dire “Non voglio più essere timido” è meglio dire “Voglio essere sicuro, brillante e intraprendente”
• Basato sulla multisensorialità: cioè descritto in termini multisensoriali “Quando avrò raggiunto il mio obiettivo cosa vedrò? Quali sensazioni proverò? Quali parole/frasi sentirò? Come farò ad essere certo di averlo ottenuto?
• Misurabile:in termini oggettivi, quantitativi e con modalità predefinite
• Ottenuto e mantenuto sotto la propria responsabilità:ciascuno deve essere responsabile dei risultati, non deve scaricare su altri colpe o responsabilità
• Motivante:stimolante, ambizioso e ottenuto senza contravvenire ai valori personali